Situato alle pendici del Monte Ascensione, Rotella è un antico abitato di forma tondeggiante, fattore da cui probabilmente deriva il suo nome. Possedimento farfense sin dal X secolo, il borgo antico ha mantenuto il suo aspetto medievale, ben documentato dai resti murari dell’antica struttura difensiva e dalla monumentale torre dell’orologio.
Oltre al centro storico, Rotella merita attenzione per via della vicinanza al monte dell’Ascensione, noto in passato col nome di “Monte Nero”, per la presenza di antichi castagneti che ancora ne caratterizzano l’aspetto. Dal borgo di Rotella è possibile raggiungere il Monte dell’Ascensione mediante diversi percorsi escursionistici che, oltre ad offrire vasti e stupendi panorami, comprendono nel loro cammino antiche chiese rurali o luoghi di culto, testimonianza del forte sentimento religioso che ha animato la comunità locale.
Appena fuori dal paese si incontra la Chiesa di S. Viviana o delle Icone, al cui interno è custodito un prezioso stucco policromo raffigurante la Madonna col Bambino. Nella frazione di Capradosso, lungo il percorso che conduce al monte Ascensione, si trovano il santuario della Madonna della Consolazione e la chiesa-oratorio di Santa Maria in Verdiente.
Il Santuario della Madonna della Consolazione o di Montemisio è situato in una piccola radura ai piedi del Monte Ascensione, ed è stato costruito dai monaci di Farfa sulle rovine di un tempietto pagano dedicato alla dea Artemide a cui, probabilmente, è legata l’origine della Festa delle Canestrelle che, ancora oggi si svolge qui a Ferragosto.
Santa Maria in Verdiente è una piccola chiesa–oratorio con pianta rettangolare e tetto a capriate, costruita sempre dai farfensi nel XIV secolo. Conserva un prezioso ciclo di affreschi attribuito al Maestro di Offida, commissionato dalla comunità di Capradosso in occasione dell’epidemia di peste che colpì il Piceno tra il 1457 e il 1462.
Nella frazione di Poggio Canoso, infine, si trovano la chiesa di Santa Lucia e la piccola chiesa di San Rocco.
Poco lontano dal centro abitato, tra i boschi del Monte Ascensione, esiste ancora un vecchio convento francescano soppresso nel 1650, dove, secondo la tradizione, avrebbe soggiornato per una notte San Francesco d’Assisi. Nella chiesa del convento è conservato un antico reliquiario con un frammento della Croce di Cristo, donato alla comunità da Papa Nicolò IV, originario di Lisciano, frazione del comune di Ascoli Piceno.