Monterubbiano sorge a 462 metri sul livello del mare nella prima fascia collinare della Valle dell’Aso, in provincia di Fermo.
Questo piccolo borgo, insignito nel 2002 della Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico-ambientale del Touring Club Italiano, custodisce preziose testimonianze storico-artistiche. Dai resti delle mura sforzesche, costruite tra il 1433 e il 1446 per volontà di Francesco Sforza, signore di Fermo, alle opere di Vincenzo Pagani, originario di Monterubbiano, ancora esposte sugli altari per i quali sono state commissionate (nella chiesa di Santa Maria dei Letterati).
E poi il teatro storico “Vincenzo Pagani”, vero e proprio gioiello di architettura, realizzato dall’architetto monterubbianese Luca Galli e inaugurato nel 1875: è composto da tre ordini di palchi per un totale di 260 posti.
Di fronte al Teatro Pagani sorgono la chiesa e il convento di S. Francesco, oggi sede del polo culturale San Francesco, che attualmente ospita il Museo Civico Archeologico, la Biblioteca Comunale “Luigi Centanni”, il Centro di Educazione Ambientale “Giano” e un auditorium.
Il fulcro del percorso museale è rappresentato dal plastico a pavimento, posto al secondo piano lungo il corridoio che dà accesso alle sale del museo archeologico, che riproduce il corso del fiume Aso, segnalando le emergenze archeologiche più significative.
Il Museo Civico Archeologico espone i reperti rinvenuti nel territorio di Monterubbiano ed è articolato in quattro sale in cui, secondo un criterio cronologico, sono esposti i manufatti di età picena e romana rinvenuti nel territorio. Il museo si caratterizza, inoltre, per un allestimento interattivo, con particolare attenzione al pubblico non vedente, per il quale sono state predisposte schede in braille e copie di reperti da poter toccare. L’ultima sala del museo è dedicata all’esposizione della collezione di monete donata al comune da Dante Mircoli.
Al centro del paese sorgono il Palazzo Comunale, al cui interno, nella sala del Consiglio Comunale, si trova la Quadreria Comunale, che custodisce opere realizzate tra il XVI e XVII secolo, e Palazzo Calzecchi-Onesti, costruito tra il 1553 e il 1562: visse qui il fisico Temistocle Calzecchi Onesti.
Sempre all’interno delle mura cittadine sorgono la duecentesca Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Evangelista, con un importante ciclo di affreschi, la Chiesa di Santa Maria dell’Olmo, realizzata tra l’XI e il XII secolo, e la Chiesa di San Michele Arcangelo, costruita nell’XI secolo e utilizzata negli anni Cinquanta come granaio.
Oltre alle bellezze storico-artistiche, dal belvedere dell’ottocentesco parco di San Rocco, giardino all’italiana che occupa una vasta area a nord del centro storico, potete godervi lo straordinario paesaggio agrario in cui è immerso il borgo di Monterubbiano, coltivato prevalentemente a ulivi.