Il comune di Montedinove, sorge alle pendici del Monte Ascensione, tra le Valli del fiume Aso e Tesino, in un contesto paesaggistico molto suggestivo che dalla montagna porta lo sguardo fino al mare, permettendo di scorgere non solo i Monti Sibillini ma nelle giornate più limpide addirittura il Gran Sasso, e la costa adriatica fino al promontorio del Monte Conero.
Fu edificato probabilmente da profughi ascolani durante l’invasione longobarda del 578, ma è ricco di testimonianze archeologiche (alcuni scavi hanno riportato alla luce 20 tombe picene datate al VII secolo a. C.).
Il centro storico conserva resti della cinta muraria medievale ed è articolato attorno a Piazza Novana, sulla quale sorgono l’elegante Palazzo Comunale sormontato dalla torre dell’orologio, simbolo del potere civico, la Chiesa di Santa Maria dè Cellis, costruita dai farfensi nel XII secolo e divisa nel Trecento in due parti, e la Chiesa di San Lorenzo, opera dell’architetto ticinese Pietro Maggi. Molto interessante, sempre in piazza Novana è il portale romanico – gotico, oggi murato e originariamente punto di accesso alla chiesa di S. Maria de Cellis.
Il portale venne realizzato nel 1368 ed è caratterizzato dall’utilizzo di tre materiali diversi, il travertino, l’arenaria e il cotto e da una decorazione simbolica (una croce ad estremità uncinate, sormontata da una sfera con due margherite laterali a cinque punte) che ha creato non pochi problemi di interpretazione.
Fuori dal centro abitato sorge il Santuario di San Tommaso Becket di Canterbury, edificato su una preesistente cappellina dedicata a S. Tommaso di proprietà dei farfensi di S. Maria dè Cellis.
Il territorio di Montedinove, infine, è conosciuto per la produzione della Mela Rosa dei Monti Sibillini, a cui è dedicato un apposito presidio Slow Food per la tutela e la valorizzazione di questo prodotto tipico di grande valore salutistico, culinario e tradizionale. Il 1-2 Novembre non perdete il festival intitolato alla mela rosa: Sibillini in rosa, naturalmente a Montedinove!