Il comune di Montalto delle Marche, dopo esser stato feudo farfense in età medievale, nel 1585, per volontà di Sisto V, originario di Grottammare e che considerò Montalto delle Marche sua patria d’adozione, fu elevata al grado di città, sede vescovile e capoluogo del presidiato sistino.
L’ingresso al centro storico avviene ancora oggi per mezzo di porta Patria e porta Marina, ancora integre. Nella piazza principale sorge il Palazzo del Preside, fatto costruire da Papa Sisto V tra il 1587-1588 come sede del governo dello Stato di Montalto, oggi sede del Municipio e dei Musei Civici.
Il polo museale comprende un museo archeologico, che ripercorre le varie fasi storiche del territorio di Montalto e del circondario dalla preistoria all’età romana, il bel museo etnografico “L’acqua, la terra e la tela” dedicato alla civiltà contadina, la pinacoteca civica e le suggestive carceri sistine con arredi ricostruiti sulla base di un inventario del 1604 e la narrazione delle storie dei carcerati, rintracciate dai documenti storici e drammatizzate da una compagnia teatrale.
La storia sistina di Montalto delle Marche è ben documentata dal Museo Sistino Vescovile, nell’ex seminario vescovile. Oltre a ricchi paramenti ricamati in filo d’oro appartenuti ai primi vescovi della città, pitture e sculture lignee, il museo ospita una croce dipinta del XIII secolo e i preziosi doni fatti da Sisto V alla sua patria, tra cui spicca il Reliquario di Montalto, capolavoro di arte orafa francese. Di fronte al Museo Sistino, la Cattedrale di Santa Maria Assunta iniziata nel 1587.