Il piccolo borgo di Cupra Marittima è dotato di una triplice identità ben evidente anche nel suo assetto urbanistico: una moderna e vivace cittadina di mare che ospita, lungo la costa, un museo di scienze naturali unico nel suo genere, un borgo medievale di cui rimane traccia nei ruderi dell’antico castello di Sant’Andrea (XIII secolo), e la città romana, porto importante già in età greca ed etrusca, di cui rimangano significative testimonianze nell’Area Archeologica del Ninfeo romano e nel Museo Archeologico del Territorio.
Il Museo Malacologico è a pochi passi dal mare, lungo la SS16 Adriatica, e offre una vastissima, e unica in Italia, collezione di conchiglie. I ruderi dell’antico castello di S. Andrea, sull’omonima collina, raccontano poi la storia medievale di questo borgo la cui popolazione, a partire dal XII secolo, per far fronte al pericolo delle invasioni barbariche, si spostò verso la collina.
A circa 3 chilometri dal centro cittadino, si trova l’Area Archeologica del Ninfeo romano, un parco archeologico di 32 ettari che conserva i resti dell’impianto urbano di età romana, un foro con un tempio di Venere, una villa con ninfeo e un edificio termale con mosaici tardo-imperiali. Il materiale archeologico recuperato in quest’area negli ultimi decenni è oggi conservato nel Museo Archeologico del Territorio, situato nell’antico borgo medievale di Marano, in una casa-torre del 1700 (Palazzo Cipolletti), e articolato in tre interessanti sezioni (preistorica, picena e romana).
Per approfondire il tema Cupra Marittima e l’archeologia, guarda i video:
Vivere l’archeologia a Cupra Marittima
I Piceni e i Romani nelle Marche: storie di popoli e culture