Il comune di Appignano sorge ai piedi del monte Ascensione a 194 metri di altitudine, in prossimità del torrente Chifenti. Il suo territorio, dominato dalla presenza dei calanchi, affonda le sue radici nella storia romana.

Secondo la leggenda, l’insediamento di Appignano sarebbe sorto a conclusione della guerra sociale (91-88 a. C.), quando una famiglia romana scelse questo luogo come dimora, ponendo le fondamenta del paese. Nel XII secolo, il borgo, dopo esser passato sotto l’influenza del vescovo di Ascoli prima e del presidiato Farfense poi, si dotò di una cinta muraria e ottenne la libertà e un proprio statuto nel 1290.

Al centro del paese sorge la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata interamente in cotto nella prima metà del XIV secolo, anche se la struttura originaria risale all’XI secolo. La facciata, di colore rossiccio, ha molti elementi rinascimentali che documentano i ripetuti restauri del XV e del XVI secolo. Attualmente l’interno è diviso in tre navate e ospita opere di varie epoche come gli affreschi di San Giorgio e Sant’Antonio da Padova, La pentecoste dipinta da Simone De Magistris nel 1589 e una Pietà di terracotta del XV secolo.

Fuori dal centro cittadino c’è invece la Chiesa di Santa Maria del Piano Santo o de “La Cona”, costruita nel XVII secolo su un preesistente edificio dalla Confraternita del Rosario che, all’interno ospita un prezioso affresco con l’Incoronazione della Vergine attribuita al trecentesco Maestro di Offida, testimonianza dell’esistenza in questo luogo in età medievale di un’edicola votiva.